Aprire un negozio in franchising può essere un’ottima opportunità imprenditoriale in Italia, offrendo vantaggi come un marchio già consolidato, supporto operativo e una base clienti già esistente. Tuttavia, è fondamentale comprendere il processo, i costi e i marchi disponibili prima di intraprendere questo percorso.
1. Cos’è un franchising?
Un franchising è un accordo commerciale in cui un’azienda (franchisor) concede a un imprenditore (franchisee) il diritto di utilizzare il suo marchio, prodotti e know-how in cambio di una quota di ingresso e royalty.
2. Passaggi per aprire un negozio in franchising
A. Analisi di mercato e scelta del settore
Prima di scegliere un franchising, è importante:
- Analizzare il mercato locale
- Valutare la domanda dei prodotti o servizi
- Esaminare la concorrenza
- Capire il proprio budget
B. Selezione del franchising
Dopo aver individuato il settore, si passa alla scelta del brand. Alcuni dei settori più richiesti in Italia includono:
- Ristorazione (McDonald’s, Burger King, Old Wild West)
- Retail (Benetton, Calzedonia, Intimissimi)
- Servizi (Mail Boxes Etc., Tecnocasa, Fotodigital Discount)
C. Contatto con il franchisor e analisi del contratto
Dopo aver selezionato il marchio, bisogna:
- Contattare l’azienda per ricevere il documento informativo precontrattuale (DIP)
- Studiare il contratto di franchising
- Valutare le condizioni economiche e i vincoli contrattuali
D. Ricerca della location
La posizione del negozio è cruciale. Alcuni franchisor richiedono:
- Zone ad alto traffico
- Vicinanza a centri commerciali
- Spazi con una metratura minima
E. Ottenere finanziamenti
I costi iniziali possono essere elevati, quindi molti imprenditori ricorrono a:
- Finanziamenti bancari
- Contributi statali
- Fondi europei per le startup
F. Firma del contratto e apertura del negozio
Dopo aver completato la documentazione e i pagamenti, si procede con:
- La formazione obbligatoria offerta dal franchisor
- L’acquisto degli arredi e delle attrezzature
- Il lancio ufficiale con strategie di marketing
3. Costi di apertura di un franchising
I costi variano in base al settore e al marchio. Ecco alcuni esempi:
Marchio | Settore | Investimento iniziale | Fee d’ingresso | Royalty |
---|---|---|---|---|
McDonald’s | Ristorazione | 800.000 – 1.500.000 € | 45.000 € | 4-5% sul fatturato |
Burger King | Ristorazione | 600.000 – 1.200.000 € | 50.000 € | 5% sul fatturato |
Benetton | Retail | 100.000 – 300.000 € | 30.000 € | 3-5% sul fatturato |
Mail Boxes Etc. | Servizi | 50.000 – 100.000 € | 20.000 € | 6% sul fatturato |
Tecnocasa | Immobiliare | 30.000 – 50.000 € | 10.000 € | 2-4% sul fatturato |
4. Vantaggi e svantaggi del franchising
Vantaggi
- Marchio riconosciuto
- Assistenza e formazione continua
- Riduzione del rischio imprenditoriale
- Strategie di marketing già testate
Svantaggi
- Costi iniziali elevati
- Vincoli contrattuali rigidi
- Pagamento di royalty periodiche
- Limitata autonomia gestionale
5. Conclusione
Aprire un negozio in franchising in Italia può essere un’opzione redditizia per chi desidera avviare un’attività con minori rischi. Tuttavia, è essenziale valutare con attenzione il settore, il marchio, i costi e le condizioni contrattuali per fare una scelta informata.